Questo omaggio a Chet Baker nasce da una passione lungamente covata , da molti anni di ascolto, rispetto e devozione nei confronti di un poeta troppo a lungo “maltrattato” per aspetti tristi (e purtroppo non marginali) della sua esistenza. Solo per brevi tratti della sua tormentata ed avventurosa vita Chet ha potuto far splendere al massimo il suo incredibile talento, al fianco di Bird o di Gerry Mulligan; ma quei brevi attimi sono stati sufficienti per creare un mito che ancora oggi, a molti anni dalla sua morte, gode di luce propria nella ristrettissima nicchia abitata dagli “eroi del jazz”. Le sue linee sugli standard, quelle strumentali come quelle vocali, sono eleganti ed irripetibili, ed acquistano nel tempo la dimensione di vere e proprie ri-composizioni dotate di purezza logica e struggente profondità. E’ proprio questo il tentativo del mio “Chet”: una sfida, ardua ma al contempo avvincente, di riproporre attimi già dotati di propria immortalità, tuttavia re-interpretandoli con la mia passione e personalità e con nuove, rarefatte e leggere vesti di arrangiamento.
Anna Maria Castelli, voce
Simone Guiducci, chitarra
Franco Testa, contrabbasso
Kyle Gregory, tromba